Aprilia – 8 Lug. 2017

La serata dell’8 Luglio presso il ristorante “Le Isole” di Aprilia – racconta il leader dell’associazione – è stata un vero successo. Abbiamo piacevolmente notato la commozione e l’interesse che l’iniziativa stava procurando nei presenti. Fatto sta che alcuni, sentendosi al sicuro e protetti, si sono esposti e ci hanno raccontato la loro storia. In seguito a questa confessione una cosa ho riconosciuto in particolare: la paura di denunciare il proprio aguzzino per eventuali derisioni e ritorsioni; l’abdicazione dei propri genitori e lo sminuire degli episodi. E’ un dato di fatto che non è possibile giudicare in base all’episodio, perché per ogni vittima c’è una percezione diversa, e la sofferenza è direttamente proporzionata alla sensibilità del bullizzato. E’ inoltre un fatto grave l’indifferenza di alcuni adulti, la poca sensibilità nei confronti della vittima e da parte di chi vede e tace. Ci tengo ad evidenziare l’impegno di Guido Maio, che grazie al suo sostegno, è stato possibile mettere in piedi tutto questo; si è messo a disposizione per promuovere, sostenere e diffondere l’iniziativa. La raccolta fondi è stata proficua, seguiranno altri eventi per sovvenzionare il progetto “Fare Rete”. Vogliamo fare in modo che le associazioni possano comunicare tra loro per far fronte comune e arginare questo fenomeno: una deriva dell’adolescenza lasciata sola, in un mare di input che porta troppo spesso a naufragare a causa delle sirene ammaliatrici, oramai troppo radicate nel quotidiano degli adolescenti.